venerdì 16 marzo 2012

Spring is coming

La primavera sta arrivando anche a casa Supertramp.

Stamattina mi sono svegliato e non avevo voglia di fare niente, un pò per la stanchezza arretrata un pò per il tempo grigio che non promette nulla di buono (essendo io un pò meteoropatico).

Ma poi mi sono affacciato alla finestra e non ho potuto fare a meno di esclamare una parolaccia!

Tre giorni fa il paesaggio era quello tipico invernale, alberi spogli, prati sofferenti e montagne marroni che ti ricordano che il freddo è ancora li.

Stamattina mi sveglio e trovo gli albicocchi, il pesco e il prunus (l'albero di prugne!) in fiore, così come la borragine, le margherite i piscialetto e tutti gli abitanti del terreno attorno a casa.

Non ne sono molto contento. Semplicemente perchè la natura mi sta dicendo "muoviti idiota sei indietro con i lavori!". Il mio orto è ancora terra spoglia, a dire il vero non ho nemmeno finito di zapparlo tutto. Tra un paio di settimane al massimo dovrei iniziare a seminare i primi ortaggi e ho ancora tantissimo lavoro da fare (a mano, dato che non ho altri attrezzi se non zappe, vanghe e rastrelli).

Inoltre il primo strato del terreno è pieno di sassi di varie misure, oltre alla spazzatura che quei simpaticoni che l'hanno abitato prima di me han pensato bene di seppellire fuori, anzichè buttarla nel cassonetto.

La terra però trova sempre il modo di rinascere, di ripagarti per gli sforzi fatti. Sotto è un terreno fantastico, pieno di vita, lombrichi ragnetti e insetti d'ogni genere. Una volta ripulito dovrebbe darmi buoni frutti.

Così ho cercato su internet qualche metodo per pulire il terreno (dai sassi principalmente) e mi pare d'aver capito che l'unico modo che ho è a mano, come una volta, sassolino per sassolino. Dato che esistono della macchine interrasassi, ma sono enormi, costose e lavorano solo su terreni pianeggianti, anche volendo da me non arriverebbero neanche.

Tutto questo mi sta facendo capire quanto era dura la vita in passato. Che poi, neanche tanto tempo fa. La generazione dei miei nonni ancora aveva il contatto con la terra, vivevano della terra e per la terra. Dai nostri genitori in poi questo contatto l'abbiamo perso. Non sappiamo più cosa vuol dire procurarsi di che mangiare, e scaldarsi. Viviamo in un mondo dove tutto ciò che serve è li, basta comprarlo, ad avere i soldi.

E' ora che si ritorni a considerarla, la nostra terra. Perchè quando il petrolio sarà finito, l'energia elettrica sarà un lusso e finalmente capiremo che i soldi non crescono dagli alberi e non danno frutti...sarà la terra a farci continuare a vivere. Se sapremo rispettarla e curarla.

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