sabato 31 marzo 2012

Earth Hour 2012

Questo blog aderisce ad Earth Hour 2012: spegnete tutto, per 1 ora, 1 ora per la terra. 

20:30-21:30 2012



Earth Hour 2012

mercoledì 28 marzo 2012

Latte d'avena fatto in casa

Oggi ho provato a fare il mio primo latte d'avena fatto in casa!

Ho guardato diverse ricette su internet e alla fine ne ho creata una mia, sicuramente si evolverà col tempo.

Comunque, fare il latte d'avena è molto semplice. Vi serve:
  • 1 tazza d'avena decorticata (Biologica)
  • 9 tazze di acqua
  • 1 pizzico di sale
  • pentola, frullatore e qualcosa per filtrare (colino, panno)
Bene.

Per prima cosa, lasciate l'avena a bagno in una tazza d'acqua per almeno 4 ore (io ce l'ho lasciata tutta la notte), in modo da ammorbidirla.

Poi mettetela nel frullatore con l'acqua (quella in cui era a mollo), e lentmente, poco alla volta, frullate. Mi raccomando usate il frullatore a scatti, in modo da non far scaldare l'avena che, ossidandosi, perderebbe le sue proprietà nutritive.

Fatto questo mettete il composto in una pentola e, aggiungendo ancora una tazza d'acqua, portate lentamente a bollore. Attenzione a non far attaccare il tutto, giratela ogni tanto con un cucchiaio di legno.

Aggiungete un pizzico di sale. 

Appena bolle, aggiungete le altre tazze d'acqua ( 7 ) e lasciate di nuovo bollire.

Alla fine prendete il composto e filtratelo, io in mancanza del panno ho usato un colino.

Vi ritroverete con il vostro latte d'avena da una parte, e l'avena ridotta in poltiglia dall'altra.

Il latte si conserva in frigorifero per 3 giorni circa.

Con la poltiglia d'avena potete sbizzarirvi (mi raccomando non buttatela!). Io ci ho fatto polpettine d'avena e seitan, e con lo stesso impasto anche le verdure ripiene!

Morale della favola: con poca spesa fate il vostro latte vegetale, e in più ne ottenete anche qualche pasto!

 


venerdì 16 marzo 2012

Lo Specchio nello Specchio (omaggio a Ende)

Anno [...]
Per combattere il disagio dilagante fra la popolazione, si arriva alla conclusione che il "piacere" (un orgasmo forzato) sia un buon metodo contro lo stress. Per cui, un paio di giorni a settimana, ogni individuo viene costretto a presentarsi a questa "visita medica", tutti nudi, tutti in fila indiana, una catena di montaggio di carne ed ossa, dove, collegati ad una macchina, si viene sottoposti al "massaggio" per il rilassamento dei muscoli.
Gli ideatori di tale sistema non avevano però considerato le ripercussioni psicologiche che possono comportare il confronto col "freddo metallo" e lo sconvolgimento a livello di relazioni sociali,...
L'atto più naturale del mondo, divenuto ormai "sporco",...il ricordo martellante di quelle sedute,...umani sempre più distanti,...sempre più ostaggi di loro stessi, corpi estranei che penetrano il nostro, all'interno, contro la nostra volontà, contro cui ogni forma di ribellione deve arrendersi, è vana.

Cosa diverrebbe l'uomo, privato della propria sessualità?

La sessualità è così connaturata nell'uomo, nel regno animale, ogni aspetto della nostra vita è fortemente legato e proteso ad essa...ogni gesto, spinto dallo spirito di sopravvivenza della specie, nonché dalla ricerca del proprio piacere,...

Cosa accadrebbe se venisse a meno tutto ciò? Se divenisse un mero atto meccanicistico? Senza il contatto fisico, senza i nostri più bassi e primitivi istinti, ci potremmo ancora definire umani?

Dove ci sta portando la nostra "evoluzione"?

 

"Gli Orologi sono le Carceri del Tempo"



Premessa: le mie argomentazioni saranno differenti da quelle portate avanti da Supetramp, poichè percorriamo cammini diversi,...o meglio, lui ha piena consapevolezza di sé e di "cosa vorrebbe fare da grande", e contemporaneamente di ciò che non vorrebbe facesse parte della sua vita, io ...sono ancora all'inizio del viaggio.

Nessuno si aspetti un filo logico nei miei discorsi, perchè per quanto mi possa impegnare non vi sarà. Avere la mente in balia del Caos talvolta può essere problematico,...di conseguenza seguirò il flusso di coscienza,...un po' come nei sogni, in cui il tempo, la distanza, la percezione di ogni cosa è relativa.
"Gli Orologi sono le Carceri del Tempo" Chi mi conosce un minimo avrà già sentito uscire dalle mie labbra tale affermazione,...ad una lettura "superficiale" mera assurdità. Sono sempre stata ossessionata dal tempo (forse a causa di mia madre), ...come quelle persone che ogni 3x2 deve assolutamente sapere che ore siano,...una qualche strana mania di controllo probabilmente,...

Ormai è quasi un mese che mi sono trasferita ad A. , un paesino al confine con la Francia, il cui comune, comprese tutte le borgate circostanti, non fa più di cento abitanti. Per una persona che ha vissuto per parecchi anni in una grande città, il primo impatto potrebbe essere traumatico, ma la mia è stata una scelta consapevole, e ben ponderata. Mi piace ripetermi che star qui sia una sorta di ritiro spirituale forzato.

Vi sono strade, che sarebbe meglio non intraprendere mai, ...conducono alla perdita della propria identità, dignità,... la nostra persona.viene interamente fagocitata dal Nulla.
Un mio amico una volta scrisse "Penso a me come qualcosa di esterno rispetto alla mia essenza. Devo figurare nel modo che gli altri desiderano e devo apparire allo specchio come qualcosa che deve essere giusto, ma non secondo i miei criteri." ...indossiamo maschere con i nostri amici, i nostri famigliari, i nostri datori di lavoro,...persino con noi stessi...a volte le portiamo così a lungo da smarrirci.  Poi una mattina ti svegli e ti rendi conto che la vita ti sta passando davanti,... finalmente divieni consapevole, mille domande sfociano nella tua mente "Chi sono io?Cosa sono?Dove sono?Cosa voglio fare della mia vita?...sono felice?" e ti tocca reinventarti, metter tutto in discussione,..un procedimento lungo ed estenuante,...ed è per questo motivo che mi ritrovo qui, su di un monte, a quota 1300 m, circondata dalle foreste, in un luogo in cui persino il proprio respiro sembra un rumore troppo forte,quasi assordante,...Walking with Strangers.
Nella casa in cui abito ora,quasi tutti gli orologi sono fermi, ogni aspetto della vita è pervaso come da una sottile nebbia che rende il tutto ovattato,...sto perdendo la cognizione del tempo, mi ritrovo a non sapere nemmeno che giorno del calendario e della settimana sia,...solo le ore vengono scandite dalla campana della chiesa accanto,...un rintocco ogni mezz'ora,...ma il suono giunge così flebile nella mia camera, sovrastato dallo scroscio dell'acqua,...

Dimenticare il tempo,...a Genova sembrava impossibile,...sempre tutti di fretta, arrabbiati e frustrati,...mai abbastanza,...
Baudelaire affermava "L'unico modo per dimenticare il tempo è impiegarlo".

Sono stata accusata, in seguito alla mia decisione, di scappare dai miei demoni, di rinunciare nuovamente alla vita,...ma chi ha pronunciato tali parole si trova in errore,...mi trovo qui per ME, per poter esorcizzare il mio passato. Non mi sono mai voluta guardare dentro, ho sempre "perso tempo" ad arrovellarmi su cosa portasse le persone che mi circondavano a compiere determinate azioni,...perchè avevo troppa paura di me stessa. Ora finalmente posso, ne ho la forza, per compiere questa "rivoluzione".

Qualche mese fa ho iniziato a scrivere, non un semplice "diario", no, poichè vi vengono narrati anche avvenimenti antecedenti alla mia nascita,...piuttosto delle Cronache di Viaggio,...per poter analizzare con razionalità ciò che sono oggi,...chi sono? Un amante? Una sorella? Una figlia? Una fidanzata? Una moglie? Una studentessa? Una svitata? Forse,...

...o magari, proprio come in quel quadernetto,...non sono altro che l'incubo di un feto,...in attesa che la propria madre decida se farne una mela frullata o meno,...

...ma tornando al Tempo,...mi ha sempre messa una gran ansia,...un senso di claustrofobia mi pervade al solo pensiero,...

Oggi ho fatto un esperimento,...ho mandato a più persone lo stesso messaggio "Che cos'è per te il Tempo? Come lo percepisci?" ...Sono rimasta colpita nel leggere risposte, da persone totalmente differenti per credo, esperienza ed età, negative e pessimistiche (a mio modo di vedere). Ne riporto alcune:
V. : "Il tempo è un qualcosa che passa inesorabilmente e ti porta alla morte (solo terrena?!). Vorrei poterlo       fermare su quei brevi momenti di gioia, che per fortuna rimangono nella memoria". ...Shakespeare riteneva che la memoria potesse rendere gli uomini "immortali",...
P. :"E' una delle dimensioni dell'universo, per me una dimensione relativa, legata allo stato d'animo e dalle esperienze di una persona".
S. :" Il tempo è qualcosa che inesorabilmente scorre, la cui velocità è inversamente proporzionale a quanto noi vorremmo".

Ma cos'è quel "qualcosa"? E chi stabilisce che "scorre"? E' così implicito che vada avanti? 

S. :"E' inafferrabile. Nessuno stabilisce niente, è così e basta. Un momento dopo non esiste più il momento prima, perchè per far sì che le cose succedano, devono far parte di una sequenza di eventi...e la sequenza scorre nel tempo per antonomasia. ...e noi invecchiamo, si ricambiano le nostre cellule, aumentano le consapevolezze. Noi andiamo avanti in un modo o nell'altro, perchè per fermarci dovremmo morire fisicamente e smettere di pensare".

A cosa servirebbe allora affannarsi, provare sentimenti, vivere?
Il mondo avanza ad un ritmo incalzante,...cosa mi sto perdendo?

Una persona normale potrebbe considerarle domande sciocche ed infantili,...ma non per me.
...e dopo avervi tediato tanto a lungo, per il momento, termino qui.

Spring is coming

La primavera sta arrivando anche a casa Supertramp.

Stamattina mi sono svegliato e non avevo voglia di fare niente, un pò per la stanchezza arretrata un pò per il tempo grigio che non promette nulla di buono (essendo io un pò meteoropatico).

Ma poi mi sono affacciato alla finestra e non ho potuto fare a meno di esclamare una parolaccia!

Tre giorni fa il paesaggio era quello tipico invernale, alberi spogli, prati sofferenti e montagne marroni che ti ricordano che il freddo è ancora li.

Stamattina mi sveglio e trovo gli albicocchi, il pesco e il prunus (l'albero di prugne!) in fiore, così come la borragine, le margherite i piscialetto e tutti gli abitanti del terreno attorno a casa.

Non ne sono molto contento. Semplicemente perchè la natura mi sta dicendo "muoviti idiota sei indietro con i lavori!". Il mio orto è ancora terra spoglia, a dire il vero non ho nemmeno finito di zapparlo tutto. Tra un paio di settimane al massimo dovrei iniziare a seminare i primi ortaggi e ho ancora tantissimo lavoro da fare (a mano, dato che non ho altri attrezzi se non zappe, vanghe e rastrelli).

Inoltre il primo strato del terreno è pieno di sassi di varie misure, oltre alla spazzatura che quei simpaticoni che l'hanno abitato prima di me han pensato bene di seppellire fuori, anzichè buttarla nel cassonetto.

La terra però trova sempre il modo di rinascere, di ripagarti per gli sforzi fatti. Sotto è un terreno fantastico, pieno di vita, lombrichi ragnetti e insetti d'ogni genere. Una volta ripulito dovrebbe darmi buoni frutti.

Così ho cercato su internet qualche metodo per pulire il terreno (dai sassi principalmente) e mi pare d'aver capito che l'unico modo che ho è a mano, come una volta, sassolino per sassolino. Dato che esistono della macchine interrasassi, ma sono enormi, costose e lavorano solo su terreni pianeggianti, anche volendo da me non arriverebbero neanche.

Tutto questo mi sta facendo capire quanto era dura la vita in passato. Che poi, neanche tanto tempo fa. La generazione dei miei nonni ancora aveva il contatto con la terra, vivevano della terra e per la terra. Dai nostri genitori in poi questo contatto l'abbiamo perso. Non sappiamo più cosa vuol dire procurarsi di che mangiare, e scaldarsi. Viviamo in un mondo dove tutto ciò che serve è li, basta comprarlo, ad avere i soldi.

E' ora che si ritorni a considerarla, la nostra terra. Perchè quando il petrolio sarà finito, l'energia elettrica sarà un lusso e finalmente capiremo che i soldi non crescono dagli alberi e non danno frutti...sarà la terra a farci continuare a vivere. Se sapremo rispettarla e curarla.

giovedì 15 marzo 2012

Ciclismo notturno

Avete mai provato a pedalare di notte?

Stasera esco dal lavoro alle 21.  Ero in bici.

Dovevo andare a casa ma poi una chiamata di amici mi ha portato ad uscire. Effettivamente è la prima volta che mi trovo ad uscire di notte in bicicletta.

Che bello girare per le strade quasi deserte, ascoltare la voce della notte. Fatta di uccellini che cinguettano, gatti che litigano, acqua che scorre.

 Tutti quei suoni che di giorno non sentiresti.

E poi il tuo fiato, a dare il ritmo alle gambe. E i pensieri si fanno più leggeri, più lontani.

mercoledì 14 marzo 2012

In principio era la notte...

...una notte tormentata, dai pensieri, dalle congetture di una mente che nonostante le proteste del corpo, non voleva dormire.

Ebbene gestire un blog, che sia valido e con dei contenuti interessanti, non è semplicissimo, richiede costanza. Iniziare un blog, lo è ancora meno, perchè il 90% dei blog muore dopo pochi giorni perchè nessuno, compreso l'autore stesso, lo considera più.

Perciò non darò molto peso a questo primo post, sarà solo un seme gettato li, e staremo a vedere se ne nasce qualcosa.

Tanto per gettare un pò di concime (argomento, il concime, che sarà ricorrente nei miei post), vi butto li un pensiero che stasera non mi da tregua.

E' nato leggendo pecoranera, il libro di Davis che ho acquistato, in formato ebook, questa sera, e sul quale scriverò una recensione non appena l'avrò terminato (promette bene). 

Lo ricopio pari pari da come l'ho scritto sulla mia pagina di Facebook:

"Il concetto del diritto all'autonomia e all'autosufficienza, intesa nella sua più primordiale forma, dovrebbe essere sancito dalla costituzione. L'individuo che volesse sciogliere i propri legami con la società, rinunciando quindi a diritti e doveri da questa imposti, DEVE avere la possibilità di farlo, fintanto che questa sua scelta non incide su quelle altrui. L'individuo deve essere l'arbitro assoluto della sua sorte. Con quale diritto la "nostra" costituzione ci priva di tale fondamentale, elementare e primordiale facoltà che fin dai tempi antichi l'uomo, come ogni essere vivente, ha sempre avuto?"
 Lascierò che questa sia la mia presentazione, e mi riprometto di scrivere qualcosa di più intelligente e interessante di qui a domani.

Buona devoluzione a tutti!