venerdì 16 marzo 2012

"Gli Orologi sono le Carceri del Tempo"



Premessa: le mie argomentazioni saranno differenti da quelle portate avanti da Supetramp, poichè percorriamo cammini diversi,...o meglio, lui ha piena consapevolezza di sé e di "cosa vorrebbe fare da grande", e contemporaneamente di ciò che non vorrebbe facesse parte della sua vita, io ...sono ancora all'inizio del viaggio.

Nessuno si aspetti un filo logico nei miei discorsi, perchè per quanto mi possa impegnare non vi sarà. Avere la mente in balia del Caos talvolta può essere problematico,...di conseguenza seguirò il flusso di coscienza,...un po' come nei sogni, in cui il tempo, la distanza, la percezione di ogni cosa è relativa.
"Gli Orologi sono le Carceri del Tempo" Chi mi conosce un minimo avrà già sentito uscire dalle mie labbra tale affermazione,...ad una lettura "superficiale" mera assurdità. Sono sempre stata ossessionata dal tempo (forse a causa di mia madre), ...come quelle persone che ogni 3x2 deve assolutamente sapere che ore siano,...una qualche strana mania di controllo probabilmente,...

Ormai è quasi un mese che mi sono trasferita ad A. , un paesino al confine con la Francia, il cui comune, comprese tutte le borgate circostanti, non fa più di cento abitanti. Per una persona che ha vissuto per parecchi anni in una grande città, il primo impatto potrebbe essere traumatico, ma la mia è stata una scelta consapevole, e ben ponderata. Mi piace ripetermi che star qui sia una sorta di ritiro spirituale forzato.

Vi sono strade, che sarebbe meglio non intraprendere mai, ...conducono alla perdita della propria identità, dignità,... la nostra persona.viene interamente fagocitata dal Nulla.
Un mio amico una volta scrisse "Penso a me come qualcosa di esterno rispetto alla mia essenza. Devo figurare nel modo che gli altri desiderano e devo apparire allo specchio come qualcosa che deve essere giusto, ma non secondo i miei criteri." ...indossiamo maschere con i nostri amici, i nostri famigliari, i nostri datori di lavoro,...persino con noi stessi...a volte le portiamo così a lungo da smarrirci.  Poi una mattina ti svegli e ti rendi conto che la vita ti sta passando davanti,... finalmente divieni consapevole, mille domande sfociano nella tua mente "Chi sono io?Cosa sono?Dove sono?Cosa voglio fare della mia vita?...sono felice?" e ti tocca reinventarti, metter tutto in discussione,..un procedimento lungo ed estenuante,...ed è per questo motivo che mi ritrovo qui, su di un monte, a quota 1300 m, circondata dalle foreste, in un luogo in cui persino il proprio respiro sembra un rumore troppo forte,quasi assordante,...Walking with Strangers.
Nella casa in cui abito ora,quasi tutti gli orologi sono fermi, ogni aspetto della vita è pervaso come da una sottile nebbia che rende il tutto ovattato,...sto perdendo la cognizione del tempo, mi ritrovo a non sapere nemmeno che giorno del calendario e della settimana sia,...solo le ore vengono scandite dalla campana della chiesa accanto,...un rintocco ogni mezz'ora,...ma il suono giunge così flebile nella mia camera, sovrastato dallo scroscio dell'acqua,...

Dimenticare il tempo,...a Genova sembrava impossibile,...sempre tutti di fretta, arrabbiati e frustrati,...mai abbastanza,...
Baudelaire affermava "L'unico modo per dimenticare il tempo è impiegarlo".

Sono stata accusata, in seguito alla mia decisione, di scappare dai miei demoni, di rinunciare nuovamente alla vita,...ma chi ha pronunciato tali parole si trova in errore,...mi trovo qui per ME, per poter esorcizzare il mio passato. Non mi sono mai voluta guardare dentro, ho sempre "perso tempo" ad arrovellarmi su cosa portasse le persone che mi circondavano a compiere determinate azioni,...perchè avevo troppa paura di me stessa. Ora finalmente posso, ne ho la forza, per compiere questa "rivoluzione".

Qualche mese fa ho iniziato a scrivere, non un semplice "diario", no, poichè vi vengono narrati anche avvenimenti antecedenti alla mia nascita,...piuttosto delle Cronache di Viaggio,...per poter analizzare con razionalità ciò che sono oggi,...chi sono? Un amante? Una sorella? Una figlia? Una fidanzata? Una moglie? Una studentessa? Una svitata? Forse,...

...o magari, proprio come in quel quadernetto,...non sono altro che l'incubo di un feto,...in attesa che la propria madre decida se farne una mela frullata o meno,...

...ma tornando al Tempo,...mi ha sempre messa una gran ansia,...un senso di claustrofobia mi pervade al solo pensiero,...

Oggi ho fatto un esperimento,...ho mandato a più persone lo stesso messaggio "Che cos'è per te il Tempo? Come lo percepisci?" ...Sono rimasta colpita nel leggere risposte, da persone totalmente differenti per credo, esperienza ed età, negative e pessimistiche (a mio modo di vedere). Ne riporto alcune:
V. : "Il tempo è un qualcosa che passa inesorabilmente e ti porta alla morte (solo terrena?!). Vorrei poterlo       fermare su quei brevi momenti di gioia, che per fortuna rimangono nella memoria". ...Shakespeare riteneva che la memoria potesse rendere gli uomini "immortali",...
P. :"E' una delle dimensioni dell'universo, per me una dimensione relativa, legata allo stato d'animo e dalle esperienze di una persona".
S. :" Il tempo è qualcosa che inesorabilmente scorre, la cui velocità è inversamente proporzionale a quanto noi vorremmo".

Ma cos'è quel "qualcosa"? E chi stabilisce che "scorre"? E' così implicito che vada avanti? 

S. :"E' inafferrabile. Nessuno stabilisce niente, è così e basta. Un momento dopo non esiste più il momento prima, perchè per far sì che le cose succedano, devono far parte di una sequenza di eventi...e la sequenza scorre nel tempo per antonomasia. ...e noi invecchiamo, si ricambiano le nostre cellule, aumentano le consapevolezze. Noi andiamo avanti in un modo o nell'altro, perchè per fermarci dovremmo morire fisicamente e smettere di pensare".

A cosa servirebbe allora affannarsi, provare sentimenti, vivere?
Il mondo avanza ad un ritmo incalzante,...cosa mi sto perdendo?

Una persona normale potrebbe considerarle domande sciocche ed infantili,...ma non per me.
...e dopo avervi tediato tanto a lungo, per il momento, termino qui.

2 commenti:

  1. Come ti ho già detto invidio la tua possibilità di vivere li, lontana dal caos, lontana dal tempo.

    Non mi hai fatto questa domanda, ma se tu me l'avessi fatta, la mia risposta sarebbe stata più o meno questa:

    Il tempo è un invenzione dell'uomo. Non esiste il tempo per la vita, per la natura. Il tempo è l'alternarsi del giorno e della notte? Delle stagioni? La vita che nasce e muore ciclicamente? O forse "tempo" è solo il nome che abbiamo dato a tutto questo, alla vita stessa, per tentare di spiegarne una magia che non si può esprimere a parole, ma solo sentire col cuore.

    RispondiElimina
  2. ...e come spesso accade,...il tuo pensiero coincide col mio,...proprio questa risposta cercavo.

    RispondiElimina